L’insignificanza di una classe politica genuflessa al leviatano comunitario
Il disinteresse per la Politica è una delle caratteristiche preponderanti degli ultimi decenni, eppure da dove trae origine tale fenomeno? Alcuni ne individuano la causa nell’incapacità dei governanti, altri invece in una presunta ignoranza del Popolo, tuttavia è forse giunto il momento di ampliare gli orizzonti del proprio sguardo, rivolgendolo verso i veri artefici del Disastro.
Gli anni passano, i Governi cambiano, eppure un elemento pare perdurare senza subire mutamenti: il Nostro Paese, che un tempo era grande e rispettato, continua a cadere verso l’Abisso. E a ogni richiesta del Popolo, a ogni suo grido d’aiuto, chi dovrebbe rappresentarlo fa orecchie da mercante e continua a prostrarsi, a eseguire gli ordini, tanto che, a eccezione di storiche battaglie ideologiche, pare del tutto sparita qualsiasi differenza che intercorreva fra schieramenti che sostengono di avversarsi. Per anni siamo stati abituati a subire l’imposizione di “Governi Tecnici”, i cui armigeri ci ripetevano solerti che sarebbe stato necessario fare un eterno ultimo sacrificio per poter tornare a Crescere e a stare bene come un tempo.
Quante volte abbiamo sentito dire da esimi professori che il nostro debito era insostenibile e che da soli non saremmo andati da nessuna parte, che il deficit era un problema e che bisognava tenere i conti in ordine a qualsiasi costo (non ne vogliano gli economisti MMT che da anni contrastano, inascoltati, suddetta visione)? Quante volte ci sono state fatte promesse da marinaio in merito al Futuro? Quante volte i giovani di buona volontà sono stati illusi con prospettive di Salvezza?
Troppe. Ed ecco che sopraggiunge allora l’indifferenza, il voler vivere nascosti, senza curarsi dei problemi, secondo una reinterpretazione dell’epicureo Lathe biosas.
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La manifestazione dell’inerzia di cui sopra permea sempre più frange della Popolazione, poiché sempre più evidente è la dicotomia tra l’idea di mondo postaci davanti agli occhi, in cui tutti noi siamo illusi di avere un effettivo peso decisionale, e il Mondo propriamente detto, dove invece Entità Sovranazionali decidono ogni cosa.
Vivi nascosto”, Epicuro.
Pertanto non mi sento di biasimare chi nutre dubbi sull’effettiva natura sovranistica dell’attuale Esecutivo, magari valido, ma pur sempre vincolato.
Infatti, finché il Padrone terrà saldo il guinzaglio, qualsiasi azione concreta risulterà, ahimè, vana.
Da quando la svendita dello Stato ha avuto inizio, ormai molti anni or sono, la Luce che brillava dentro la maggior parte di noi è divenuta via a via più fioca, siccome la speranza di avere un futuro migliore: un fenomeno che pare inarrestabile.
Eppure anche la Luce più debole brilla, in un universo oscuro, a guisa di stella accecante e guida chi si crede perduto. Il momento di alzare la testa è ormai giunto.