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Sull’assurda gabbia delle normative internazionali

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Tra i tanti freni con cui la Globalizzazione ha inibito il Mondo vi sono, senza dubbio alcuno, le innumerevoli normative a valenza transnazionale con cui vengono controllati i processi di produzione e realizzazione dei prodotti di aziende e fabbriche, le quali sono obbligate a sottostare a criteri di sorveglia così stringenti da risultare distruttivi, costringendo marchi storici a delocalizzare per abbassare i costi, nonché a investire le poche risorse disponibili in farraginose, e spesso superflue, attività di controllo.

Le catene delle Normative Internazionali

Investire enormi risorse per salvaguardare le persone e i processi di produzione è fondamentale, tuttavia è sciocco pensare che tutti siano in grado di rispettare canoni uguali a livello mondiale, di facile attuazione per una grande multinazionale, ma non per la Piccola e Media Impresa, che ha a lungo costituito e ancora costituisce l’unità cellulare del nostro tessuto imprenditoriale. E, dato che gli Organismi Internazionali che emanano tali aberrazioni risultano spesso controllati da coloro che più di una volta hanno mostrato tendenze totalitarie, mi guarderei bene dal seguire la strada che hanno tracciato.

Assurdità del calibro del Nutri-Score ben rappresentano la follia che ha preso possesso della Civiltà, che ora considera pericolosi prodotti agroalimentari che per secoli sono stati il modello da seguire per scuole culinarie di tutto il Mondo, tanto da essere inseriti all’interno di diete a scopo terapeutico in virtù delle loro qualità nutrizionali.

I politicanti sono i camerieri dei banchieri”, Ezra Pound, Selected Prose.

– Luigi Einaudi

Se si seguono le leggi dettate da altri, allora non ci si può definire liberi; e se lo si continua a fare pur subendone le nefaste conseguenze, si è ingenui o in malafede.

E mentre legislatori di natura eterea ci impongono come vivere, noi preferiamo morire silenti e lottare fra di noi.


Tuttavia mai come in quest’epoca il Re è stato più nudo e chiunque non si sia accorto del giogo che grava sulle nostre schiene dovrebbe svegliarsi dall’ipnosi di cui è vittima: non è solo la nostra rassegnazione ad averci ingabbiato.

È il Mondo dipinto come libero ad averlo fatto. E l’unica legge che dovremmo rispettare è quella del nostro Libero Arbitrio, guida di tutti gli Uomini degni di tale nome.