Le streghe di Salem e il Maligno umano
La fede nel soprannaturale e nella credenza che il Diavolo potesse offrire agli uomini il potere di fare del male al prossimo, in cambio della propria fedeltà, si diffuse nel XVI secolo dall’Europa alle colonie americane, in particolare nella tristemente famosa Salem, nel Massachusetts. In questa località, caratterizzata da un rigido puritanesimo e dalle difficoltà della vita rurale, i coloni, nel freddo inverno del 1692, si trovarono a fronteggiare una grave epidemia di vaiolo e i continui attacchi dei nativi, circostanze che provocarono frequenti tensioni fra le famiglie e scontri all’interno della comunità.

Nel gennaio dello stesso anno, la figlia e la nipote del reverendo Samuel Parris, rispettivamente di nove e undici anni, iniziarono ad avere delle crisi: gridavano, lanciavano oggetti e si contorcevano in strane posizioni. Anche altre ragazze iniziarono a manifestare gli stessi sintomi e affermarono di aver visto apparizioni spettrali. Esse vennero interrogate dai magistrati e, sotto la pressione delle domande, accusarono tre donne di stregoneria: una schiava di colore dei Parris, una mendicante e un’anziana donna povera. Le tre donne vennero arrestate e interrogate per giorni: due si dichiararono innocenti, mentre la schiava confessò di aver visto il Diavolo, dei cani neri e dei gatti rossi che si aggiravano di notte e un uomo alto dai capelli bianchi; probabilmente il suo racconto aveva lo scopo di evitare una condanna certa. Ella continuò poi la narrazione accusando altre donne.
Da qui scaturiva una lunga catena di accuse, frutto di un’isteria collettiva alimentata dalla paura del Diavolo: ne furono colpite donne, e anche uomini, delle più varie estrazioni sociali; si arrivò persino ad interrogare i piccoli figli delle persone accusate, mentre la paranoia alimentava sempre di più i sospetti. Dopo alcuni mesi, il governatore del Massachusetts ordinò l’istituzione di una Corte speciale che esordì con l’interrogatorio, per stregoneria, dell’anziana Bridget Bishop, nota per le sue stravaganze e abitudini pettegole.
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La donna si dichiarò innocente, ma evidentemente la sua difesa non apparve molto convincente, tanto che, il 10 giugno del 1692, fu la prima ad essere impiccata. Nei mesi che seguirono, la Corte condannò all’impiccagione altre diciotto persone, anche se alcune influenti autorità religiose americane chiedevano, a gran voce, che non venissero più ammesse le “prove spettrali”, cioè le testimonianze basate su sogni o visioni. Il governatore, in risposta a tale richiesta, proibì ulteriori arresti e fece rilasciare molte delle donne arrestate, anche perché la sua stessa moglie era stata accusata di stregoneria.
Annullamento della personalità cosciente, predominio della personalità inconscia, orientamento determinato dalla suggestione e dal contagio dei sentimenti e delle idee in un unico senso, tendenza a trasformare immediatamente in atti le idee suggerite, tali sono i principali caratteri dell’individuo in una folla. Egli non è più sé stesso, ma un automa, incapace di esser guidato dalla propria volontà”, G. Le Bon, Psicologia delle Folle, 1895.
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Nel frattempo la nuova Corte di giustizia, pur non ammettendo più le prove spettrali, condannò tre dei cinquantasei imputati, mentre alcuni morirono in carcere; si dovette aspettare l’anno successivo affinché il governatore concedesse la grazia a tutti coloro che erano stati imprigionati con l’accusa di stregoneria.
Anni dopo, molti testimoni confessarono i propri errori e le false accuse, tanto che nel maggio del 1697 la Corte del Massachusetts proclamò un giorno di digiuno per la tragedia di Salem.
Solo nel 1702 si dichiarano illegali i processi alle streghe, ripristinando, dopo anni, il buon nome degli accusati, con conseguente risarcimento di seicento sterline ai loro eredi.
Tuttavia occorrerà attendere 250 anni, il 1957, anno in cui lo Stato del Massachusetts si scuserà per gli eventi del 1692.
La tragica storia dei processi di Salem ha notoriamente ispirato scrittori e registi nel tempo, con una consistente produzione di libri e film di genere fantasy e horror, dove il lugubre e il soprannaturale enfatizzano le dinamiche dell’isteria di gruppo e della superstizione su cui è imperniata tutta la reale vicenda, causa di gravi ingiustizie.
A lungo si sono cercate le motivazioni che hanno portato alla follia i coloni di allora: dall’avvelenamento da Ergot (C. purpurea), un fungo parassita delle piante graminacee contenente alcaloidi velenosi, ai fenomeni della psicologia di gruppo, i cui comportamenti violenti e giustizialisti sono provocati dalla paura e dall’invidia.
A Salem è ancora visibile la lapide commemorativa dedicata alla povera Bridget Bishop, sotto il cui nome si legge il macabro epitaffio Hanged, June 10 1692.
È proprio vero che spesso la cattiveria è umana e non demoniaca.